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Un comandante partigiano polacco, appartenente alle formazioni non comuniste, e per questo rinchiuso dopo la guerra in prigione e condannato a morte, condivise per 255 giorni (dal 2 marzo all'I 1 novembre 1949) la cella con uno dei più efferati carnefici nazisti: il generale delle SS Jürgen Stroop, organizzatore dello sterminio di 550 ooo ebrei galiziani e di 71 000 prigionieri del ghetto di Varsavia. "Semplici e sincere sono le confessioni degli incarcerati dinanzi all'inevitabile", nota Moczarski ricordando che Stroop, si abbandonò, giorno dopo giorno, a un racconto dettaglialo della sua storia personale e delle sue "azioni di guerra". Stroop fu giustiziato il 6 marzo 1952, mentre Moczarski fu liberato e riabilitato il 24 giugno 1956. Dedicò il resto della sua vita a scrivere questo libro. Ia sua eccezionale memoria di giornalista e cospiratore gli permise di ricostruire quelle conversazioni con il carnefice nazista. disponendo il materiale in ordine cronologico e verificando, tramite ricerche d'archivio, l'esattezza di ogni informazione fornitagli dal suo interlocutore.